LO SCANDALO DELLA FIBRA OTTICA A MILANO

La Moratti ha venduto Metroweb per 32 milioni di euro; adesso i nuovi proprietari affittano la rete Metroweb in fibre ottiche a Telecom per 50 milioni di euro.

Per l'opposizione in Consiglio Comunale a Milano, la vendita di Metroweb (la società a partecipazione comunale che possiede la rete a fibre ottiche) a una cordata straniera è sempre stata giudicata una grave svendita di un asset pubblico.
Metroweb doveva essere valorizzata per portare vantaggi a tutti i milanesi, quei milanesi che con i propri soldi avevano finanziato la realizzazione della rete, che aveva permesso il decollo di Fastweb (oggi di proprietà dello Stato svizzero), soffrendo anche anni di traffico e buche a causa dei lavori di posa dei cavi.
La vendita era stata decisa dal sindaco di centrodestra Albertini e la Moratti, arrivata ormai a cose fatte, non se l'era sentita di bloccare tutta l'operazione, in parte per non pagare penali salatissime che un contratto capestro prevedeva, in parte perché le facevano comodo i soldi freschi per il bilancio comunale, senza dover ricorrere a nuove tasse.
Secondo Davide Corritore, esperto di
informatica, diessino e vicepresidente del consiglio comunale di Milano, anziché vendere la fibra ottica pubblica si sarebbe potuto dare "Internet gratis a tutti", cioè rendere Internet un diritto fruibile gratis da tutti milanesi. Per la Moratti la rete a fibre ottiche era una tecnologia ormai superata e il prezzo di 32 milioni di euro per vendere la quota comunale di Metroweb era quello giusto.
Ora i nuovi azionisti privati di Metroweb affittano la rete a Telecom Italia, che vuole portare la banda larga con 50 Mbit/s in 70.000 case e uffici milanesi in centro e lo fanno per 50 milioni di euro.
In considerazione anche delle grandi difficoltà che l'opposizione di centrosinistra ha avuto per poter acquisire gli atti della trattativa su Metroweb, acquisiti solo tardivamente, è possibile che ora l'opposizione intraprenda la via giudiziaria, chiedendo alla Procura di Milano di fare piena luce sulla vicenda.

Pier Luigi Tolardo

www.zeus.it del 31 maggio 2007

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