L'appello del sindaco di Hiroshima nel 2004

"Niente crescerà per 75 anni". Sono passati 59 anni da quel 6 agosto, quando la città di Hiroshima fu cancellata, obliterata. Centinaia di migliaia di persone furono uccise all'istante. Recentemente, alcune decine di cadaveri di persone sono riaffiorati sull'isola di Ninoshima, rinnovando così l'ammonimento all'umanità intera: gli orrori delle bombe atomiche e la mostruosità della guerra negano ogni speranza di futuro. Purtroppo, gli esseri umani non possiedono parole adatte ad esprimere adeguatamente l'orrore di quegli eventi. E così la maggior parte dell'umanità volta le spalle ai testimoni sopravvissuti ed alle loro coraggiose denunce... In questi mesi che ci separano dal sessantesimo anniversario dobbiamo ritrovare il ciclo ed i ritmi della trama comune che lega la specie umana alla natura del pianeta e ritornare al punto di partenza: l'esperienza devastante delle esplosioni atomiche. E' ora il tempo di piantare nuovi semi di speranza per far crescere un movimento che abbia una visione di futuro. A questo scopo, la città di Hiroshima, insieme alla Coalizione dei sindaci per la pace con più di 600 membri in 109 Paesi e regioni, dichiara che il periodo che ci separa dal 9 agosto 2005 sarà per noi l'Anno di memoria e azione per un mondo denuclearizzato. Nostro obiettivo e' far sbocciare un magnifico fiore in occasione del settantacinquesimo anniversario delle esplosioni atomiche: la totale e globale messa al bando di tutti gli armamenti nucleari entro l'anno 2020. Solo allora potremo dire di avere risuscitato la speranza di vita su questo pianeta "dove niente cresce"... In memoria di Hiroshima e Nagasaki, ci impegniamo a compiere ogni azione possibile nel corso dei prossimi mesi per garantire che il sessantesimo anniversario dei bombardamenti atomici possa rappresentare un primo momento concreto di speranza per un mondo dal quale tutte le armi nucleari saranno messe al bando. In umiltà, offriamo questo nostro impegno affinché tutte le vittime delle bombe atomiche possano finalmente riposare in pace.

 

Tadatoshi Akiba

sindaco della città di Hiroshima

 

 

Una testimonianza

 

"Noi, vittime sopravvissute, in tutti questi anni abbiamo continuato ad esprimere la nostra rabbia per quello che e' stato, ma anche la nostra speranza in un mondo di pace, senza armi nucleari. Nelle guerre nucleari non ci sono vincitori o vinti. L'unico risultato potrà essere la distruzione dell'umanità e la fine della vita sul pianeta terra".

 

Seiko Ikeda

sopravvissuta al bombardamento di Hiroshima del 6 agosto 1945

 

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