POESIE...

Orazio

 

Non chiedere, o Leuconoe, (è illecito saperlo) qual fine

abbiano a te e a me assegnato gli dei,

e non scrutare gli oroscopi babilonesi. Quant'è meglio accettare

quel che sarà! Ti abbia assegnato Giove molti inverni,

oppure ultimo quello che ora affatica il mare Tirreno

contro gli scogli, sii saggia, filtra vini, tronca

lunghe speranze per la vita breve. Parliamo, e intanto fugge l'astioso

tempo. Afferra l'oggi, credi al domani quanto meno puoi.


 

 

     Carpe diem

                                   

 

 

 

 

 

 

 

 

Mario Luzi

Dove l'ombra procede e le strade ristanno

tra i fiori, ricordarmi le parole

e le grida dell'uomo è forse un inganno.

Ma sempre sotto il cielo consueto

ritrovo le mie tracce, il mio sole

e gli alberi remoti dal tempo

fissi dietro le svolte. E sempre,

ancor che mi sia noto il dolce segreto,

sulla polvere quieta, tra le aioule,

m'indugio ad aspettare che sporga

un viso inenarrabile dal sole.

 

    

    

    Dove l'ombra

 

 

 

    

 

 

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